giovedì 23 gennaio 2014

ANOSS EMILIA ROMAGNA & ISTITUTO EMILIO BIAZZI:
SALE SEMPRE PIENE
 


Il lupo non perde il pelo, ma neppure il vizio. Anoss sez. Emilia Romagna continua nel suo percorso fine a proporre eventi formativi sempre alla ricerca di modalità di docenza innovative, riempendo ancora una volta la sala convegni.
Lo scorso 22 gennaio, presso l'Istituto Emilio Biazzi, che ha collaborato con l'Associazione nella realizzazione del workshop, e che si ringrazia vivamente per collaborazione, ospitalità e competenze messe a disposizione, si è argomentata una tematica che potremmo definire evergreen: la contenzione nelle persone residenti presso strutture sociosanitarie. Si è deciso di leggere la problematica attraverso una chiave inversa: la libertà di movimento, la de-contenzione. Una libertà di movimento che è essenza stessa dell'essere umano, ma che spesso, a causa di un disorientamento, di un disagio psichico, di una malattia senile, o semplicemente dall'avanzare dall'età viene a mancare. Oggigiorno le contenzioni vengono utilizzate per i più svariati motivi, si va dalla prevenzione delle cadute, alla gestione dei problemi posturali, alzando le percentuali di utilizzo degli ausili sensibilmente sopra gli standard.
Dopo l'augurio di un buon inizio lavori da parte del Sindaco di Castelvetro Piacentino e dell'Amministrazione dell'Ente ospitante l'evento, il primo intervento della mattinata è stato condotto dall'Avvocato Luca Degani. Tra i vari passaggi della sua relazione vi sono stati alcuni passaggi molto interessanti e che meritano spunti di riflessione. Consenso informato alla contenzione: a chi? Come?  Se una persona è ritenuta capace di intendere e volere, quindi non è stata interdetta, non è possibile dare la possibilità al congiunto, al famigliare di decidere per lei. Anche la deontologia medica stessa dice che il medico non deve intraprendere attività diagnostica e/o terapeutica senza l'acquisizione del consenso informato del paziente....non del famigliare ! E se la persona non interdetta è affetta da una forma di demenza che non gli permette di comprendere le informazioni,  rischi e vantaggi della contenzione, date dal medico ? Degani risponde che in quel caso la corretta soluzione dovrebbe essere il ricorso al giudice tutelare o nominare un amministratore di sostegno provvisorio. Attenzione anche alle amministrazioni delle Strutture in quanto l'Ente in caso di mancata acquisizione di consenso potrebbe esser chiamato a rispondere con il personale medico in via solidale.
Il secondo intervento è stato condotto dal Direttore della CRA Villa Serena e vicePresidente Anoss ER Irene Bruno. Irene illustra le otto raccomandazioni per la prevenzione della contenzione negli anziani non autosufficienti elaborate nel Distretto bolognese. Una relazione ben condotta, che ha visto un forte interesse di tutti i partecipanti per la novità della tematica, sconosciuta ai più dei presenti.
Il terzo intervento, che ha accompagnato i presenti alla pausa caffè, viene condotto dal Coordinatore dell'istituto Emilio Biazzi e Presidente di Anoss ER, Nicola Pisaroni. Il responsabile operativo, della Struttura citata, ha proposto il tema della contenzione e della libertà di movimento attraverso una angolatura, una prospettiva diversa dal solito. Un pensiero laterale costruito in modo anche un po' spettacolare, attraverso filmati, musiche, interviste per descrivere alcune contenzioni vissute da tutta la triade terapeutica. Alcuni punti interrogativi vengono posti alla platea: la disabilità non è forse una forma di contenzione ? La mente di un anziano demente non può essere forse una forma di contenzione? Le mura di un Istituto, la vita di comunità imposta sono una contenzione ? La vita di un famigliare con una persona demente da gestire non viene limitata da varie forme di contenzione? La non partecipazione degli operatori è contenzione ?
Dopo la pausa pranzo Renato Dapero, Vicepresidente Anoss e Direttore di Anoss Magazine conduce una innovativa modalità di formazione : un talk show. Partecipano ai giri di tavolo alcuni autorevoli relatori: Tiziana Taggiasco, Dirigente UO GTNA Ausl di Piacenza, Antonella Gioia, Presidente del Collegio Provinciale di Piacenza IPASVI, Lino Bartolini Medico Geriatra di Struttura, Nicoletta Fermi, RAA dell'Istituto ospitante, e gli stessi Luca Degani ed Irene Bruno.
Si termina la mattinata con un pranzo di lavoro affinché i 90 partecipanti potessero discutere in gruppo della tematica proposta e delle nozioni acquisite davanti ad un buon bicchiere di vino e due fette di salame piacentino.

Di  Nicola Pisaroni

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