domenica 15 maggio 2016

Scala Biazzi aTelelibertà: Intervista al Convegno Ipasvi di Piacenza





Disturbi del sonno, ecco i comportamenti che possono aggravare la situazione

sonno
Inutile negarlo, un buon sonno in età avanzata rappresenta un sogno, e non è affatto gioco di parole, per tanti che si ritrovano a battagliare con Morfeo anziché riuscire ad inanellare le ore necessarie di riposo per ritrovarsi alla mattina al riparo da stanchezza o sonnolenza.
Venerdì 13 maggio 2016, al Park Hotel di Piacenza, in occasione delle celebrazioni della giornata internazionale dell’Infermiere, si è parlato, al Convegno organizzato dall'Ipasvi  Provinciale, anche di questo. Nicola Pisaroni, infermiere e Coordinatore Responsabile dell'Istituto Emilio Biazzi di Castelvetro, ha messo a punto, con il suo Team, uno strumento di valutazione della qualità del sonno nelle persone più anziane denominato Scala Biazzi. E sono arrivati anche importanti consigli per evitare comportamenti scorretti: “Il fumo, la tv o il cibo a notte fonda sono fattori che possono influenzare negativamente il sonno“.
Negli ultimi anni l'Istituto Emilio Biazzi stà portando avanti anche una proficua collaborazione con l'Università di Roma Tor Vergata, Corso di Laurea in Infermieristica, per perfezionare la Scala e portare con loro il progetto verso un percorso di validazione
 
Da liberta.it del 13 maggio 2016








 

mercoledì 11 maggio 2016

NO ad ogni forma di abuso nei confronti dei soggetti più fragili



Le foto che vedete qui sotto si riferiscono al FLASH MOB contro la violenza e gli abusi che avvengono nelle Strutture Socio Sanitarie diurne e residenziali.
Durante la seconda giornata del convegno, mentre i partecipanti erano in pausa pranzo, un gruppo composto da Educatori Professionali, Operatori Socio Sanitari e ospiti delle strutture CSRD Giardino dei Tigli di Fiorenzuola d’Arda (Centro Socio Riabilitativo Diurno per disabili) e CRA Biazzi di Castelvetro (Casa Residenza per Anziani), hanno messo in scena un breve flash mob con un impatto emotivo notevole sui partecipanti al convegno, che hanno vissuto la trasformazione di emozioni negative in sensazioni positive.

5 ospiti indossavano magliette rosse che esprimevano emozioni negative: angoscia, dolore, disagio, solitudine e paura; mentre i 5 educatori che li accompagnavano avevano sulle magliette rosse, le parole chiave rabbia, indifferenza, aggressività, intolleranza e disprezzo.
All’improvviso cambia lo scenario: le magliette con le parole chiave negative vengono sfilate e buttate con disprezzo in mezzo alla sala, ora le magliette sono colme di messaggi positivi all’insegna di un abbraccio universale di tolleranza: le parole accoglienza, sorrisi, disponibilità, abbracci e rispetto da parte degli educatori, e le parole accoglimi, ascoltami, prenditi cura, abbracciami e rassicurami sulle magliette degli ospiti.
Questo progetto è stato voluto dagli operatori e dagli ospiti delle due strutture per dare un messaggio a tutti, familiari, operatori, potenziali ospiti e cittadini:


“NO ad ogni forma di abuso e di coercizione fisica e psicologica nei confronti dei soggetti più fragili nel rispetto della dignità di tutti i soggetti ospiti nelle strutture”.







Dal blog rerad.it:    http://www.rerad.it/servizi-e-qualita-della-vita-pensiamo-a-un-futuro-possibile/